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| PIANTAGIONE CONTROLLATA DELLA PALMA AFRICANA |
L'olio
di palma viene estratto dai frutti della palma africana (Elaeis
Guineensis Jacq.), una pianta originaria delle foreste pluviali della
Guinea e oggi molto diffusa in Asia e in Africa centrale. Dai semi
della stessa pianta si ricava invece l'olio
di palmisto.
Questi
oli contengono sopratutto acido palmitico nella misura del 43 per
cento circa acido oleico
nella
misura del 40 - 50 per cento circa, e acido stearico.
Utilizzato all'epoca della rivoluzione industriale come lubrificante per le macchine, oggi l'olio di palma viene prodotto in 42 paesi, copre circa il 21% del mercato mondiale di olio edibile, ed è l'olio vegetale più utilizzato dopo quello di soia.
Quasi l'80% dell'olio di palma prodotto viene consumato dall'industria alimentare, che lo impiega come sostituto a basso costo del burro di cacao e dei grassi del burro in una moltitudine di preparati industriali.
Possiamo infatti trovare l'olio di palma in tutte le bottiglie rosse di olio per friggere, nelle margarine, nel cioccolato e nei suoi surrogati, nella «croissanteria», nelle creme vegetali, nelle merendine, nei gelati e in numerosi snack come ad esempio le patatine fritte. Utilizzano olio di palma gran parte delle friggitorie che vendono patatine e fritti vari, ma anche la panificazione pronta, quella da scaldare tipica dei bar.
Oltre per l'uso alimentare, l'olio di palma viene utilizzato dal settore cosmetico come ingrediente nella produzione di saponi, polveri detergenti e prodotti per la cura della persona; è inoltre usato come materia prima del biodiesel.
Il
motivo di tanto successo è dovuto sopratutto al suo bassissimo costo
(la resa per ettaro di olio è superiore a 4 volte quella di
qualsiasi altra coltura dell'olio, il che ha contribuito alla grande
espansione del settore dal 1960 ad oggi), ma anche al fatto che
l'olio di palma si presenta in forma solida a temperatura ambiente,
non irrancidisce facilmente, resiste alla cottura e si rivela molto
versatile nelle lavorazioni industriali di produzione del cibo. Tutti
questi aspetti fanno passare in secondo piano il valore nutrizionale
di quest'olio, considerato di mediocre qualità.
Processo di produzione dell'olio di palma
I paesi che vantano le maggiori estensioni di coltivazione di palma da olio sono la Malesia, l'Indonesia e la Nigeria.
L'olio
di palma viene estratto per spremitura o per centrifugazione dei
frutti sterilizzati. Come per altri
oli
di semi,
prima di arrivare sulle nostre tavole l'olio di palma subisce una
serie di processi di rettificazione (deacidificazione, decolorazione,
deodorazione) che però distruggono i carotenoidi.
Essendo
solido o semi-solido a temperatura ambiente, mediante frazionamento
(che avviene per cristallizzazione a una determinata temperatura) può
essere separata la componente solida da quella liquida.
L'olio di palma raffinato e frazionato ha un punto di fumo piuttosto elevato ed è quindi adatto alle fritture.
L'olio di palma raffinato e frazionato ha un punto di fumo piuttosto elevato ed è quindi adatto alle fritture.
L'olio
di palma viene stoccato in grandi serbatoi di acciaio alla
temperatura di 31-40 °C per mantenerlo in forma liquida durante il
trasporto. Lo spazio di testa dei serbatoi è spesso lavato con
emissioni di CO2 per evitare l'ossidazione. Temperature più elevate
vengono utilizzate durante l'operazione di riempimento e svuotamento
dei serbatoi.
Con oltre 40mila tonnellate, nel 2007 l'Italia era il terzo importatore europeo di olio di palma (dati Istat).
Con oltre 40mila tonnellate, nel 2007 l'Italia era il terzo importatore europeo di olio di palma (dati Istat).
PRODOTTO DISPONIBILE
PROVENIENZA: HONDURAS E CENTRO AMERICA




